Il viaggio di istruzione, la cosiddetta “gita” non esaurisce la sua funzione educativa nel recarsi in un luogo e fare delle attività, ma va preparata e contestualizzata in una più ampia visione pluridisciplinare. Per questo, mercoledì 17 gennaio, presso la Scuola secondaria S. Lucia, si è svolto l’incontro propedeutico al viaggio di istruzione a Schilpario per le classi prime. La prof.ssa Federica Burini, geografa dell’Università degli Studi di Bergamo, insieme agli allievi Mikel Magoni e Alice Bassanesi, ha spiegato ai ragazzi come la montagna sia soprattutto uno scrigno di storie la cui memoria va preservata, coltivata e trasmessa. Oggi i luoghi alpini sono prevalentemente meta di turismo, ma nel passato erano frequentati dall’uomo perché importanti vie di comunicazione e fonti di risorse come il legname e i minerali.
I nostri studenti sono stati condotti, con il rigore sapiente e vivace che caratterizza il lavoro di chi fa ricerca sul campo, sulle tracce di un evento ormai lontano: il crollo della diga del Gleno del 1923. Tramite le pagine dei giornali dell’epoca, i ragazzi sono diventati “giornalisti per un giorno”, e hanno potuto così rivivere la drammaticità di un evento che i testimoni descrissero come “spaventoso”, “immane disastro”.
Le riflessioni dei nostri allievi sono state infine raccolte nelle lettere per amici di penna coetanei che verranno consegnate alla Dirigente Scolastica del’IC di Vilminore di Scalve.
La lezione della prof.ssa Burini ha suscitato la curiosità dei giovani uditori, che hanno partecipato mostrando notevoli interesse, vivacità e desiderio di interazione con i docenti.
Si è trattato di una preziosa occasione di convivialità educativa, che ha permesso alle discipline (storia, geografia) di calarsi nella concretezza dei contesti di vita a noi più vicini, consegnando così ai ragazzi un piccolo ma importante tassello per la costruzione delle loro identità.
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